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Trip to Los Angeles!

Salve a tutti amanti di “Full immersion nel megalomanismo”. Come va?

Introduco subito dicendovi che oggi sono stato con le palle al frullo tutta la giornata e ciò non è stato per niente piacevole. Sono le 20.26 e ho appena finito di cenare da solo, non essendomi svegliato quando il mio caro “Roomie”, Timothy, mi ha provato a chiamare per andare a tavola. Ebbene sì, ho dormito tutto il pomeriggio essendo stata una di quelle giornate in cui ti svegli distrutto. Odio questo tipo di giornate in cui fai fatica a contrarre i muscoli del collo per tenere su la testa tanto sei stanco, non reagisci a nessun tipo di stimolo esterno non riuscendo in niente di quello che provi a fare e di conseguenza tratti le persone intorno a te da schifo per scaricarti dell’energia negativa che ti pervade.

In ogni modo ora parliamo di queste indimenticabili tre giornate trascorse in LA con Filepe (un ragazzo Brasiliano), Priscila (una delle Brasiliane nella mia scuola, che dovreste già tutti conoscere) e Moon (una ragazza Coreana) la roomate di Priscila.

Siamo partiti Venerdì 16 verso le 15.00 di pomeriggio, con una sfavillante “Kia” noleggiata di fianco a scuola. Abbiamo fatto un viaggio piuttosto stressante essendoci persi diverse volte grazie ad una cartina che poteva sembrare una mappa del tesore che trovi dentro le uova di pasqua tanto era poco dettagliata. Basta dire che il tempo previsto da “Google maps” era due ore e mezza e noi abbiamo battuto le stime con 4 ore e mezza di viaggio. Però ora, possiamo dire di essere orgogliosi di avere risparmiato 60$ giornalieri di noleggio GPS. Una volta arrivati a Los Angeles, abbiamo impiegato un’altra buona mezz’ora per trovare l’ostello “Banana bungalowus” prenotato tre giorni prima da Filipe per cinque persone.

Una volta entrati, dopo aver pagato una multa di 7$ per non esserci presentati in 5 ma in 4, abbiamo compilato un paio di moduli ed in fine ci hanno chiesto i passaporti. Passaporto?! Io non me l’ero portato il passaporto! Avevo chiesto a Deborah (già stata in LA il mese scorso) se era necessario portare passaporto o documenti tipo visto e quant’altro ma mi aveva risposto con una certa sicurezza che non era neccessario. Quindi, dopo aver ricevuto del cretino da tutti quanti, ho supplicato il responsabile di accettarmi comunque nell’ostello, non potendo dormire per la strada. Dopo una decina di minuti ha deciso di chiudere un occhio accettando la mia “student card”. Un’altra spiacevole notizia mi stava aspettano dietro l’angolo. “Boys and girls in different rooms guys! I’m sorry this is our rule..For you guys room number 111 and for you girls room number 89”. Io che non era mai stato prima in un’ostello, pensavo ci aspettasse una camera da condividere con altre persone che non conosciavamo ok, ma non pensavo ci avrebbero diviso così brutalmente.

Questo sì che è stato un brillante inizio!

In ogni modo, dopo aver ricevuto lenzuoni e coperte per farci il letto ci siamo diretti verso la camera 111. Sono entrato e mi sono presentato ai ragazzi che erano presenti nella stanza. “Hey how is going guys?! Nice to meet you, my name is Francesco. you guys?! What’s your name?!” e i due ragazzi “Hi, my name is Francesco..” “..and my name is Matteo. Nice to meet you!”. Evvai! Due Sardi, uno di 18 ed uno di 19 anni, nella mia stessa stanza. Non aspettavo niente di meglio che due italiani terroni per migliorare il mio inglese. I due ragazzi, dopo aver capito da dove venivo, hanno cominciato a parlare e a fare battute in Italiano, ma io, che non avevo la benchè minima intenziona di parlare Italiano, ho chiarito immediatamente la situazione spiegando di voler parlare solo inglese, primo perchè volevo migliorare il mio inglese e secondo perchè Felipi non avrebbe potuto capire niente.

In ogni modo, quella stessa sera l’ostello prevedeva un piccolo party, offrendo a tutti immangiabili lasagne surgelate e birra a volontà. Dopo aver capito che era infattibile cenare con le lasagne Americane, io, Felipe & Moon, siamo andati fuori a mangiarci una pizza. Priscila, che aveva guidato tutto il pomeriggio, era esausta, andando così a letto a riposarsi per il giorno seguente. Dopo aver mangiato una “Pizza alla Bolghognese(?!?)”, abbiamo deciso di tornare all’ostello e partecipare quindi al party. C’erano un sacco di persone e la musica non era niente male, ma dato in tempo di merda e la situazione insolita che mi aveva colto di sorpresa, siamo andati a letto dopo un paio di birre.

Il giorno seguente ci siamo svegliati alle 8.30, abbiamo fatto colazione ed in fine abbiamo deciso insieme l’itinearario da seguire. Il tempo, come previsto dal meteo era piovoso, quindi l’umore generale non era dei più allegri. In ogni modo, una della compagne di stanza di Priscila e Moon ha deciso di unirsi a noi per passare la giornata girando intorno a LA.

La prima meta è stata Hollywood. Abbiamo percorso tutta la “walk of stars”, ossia il lungo famoso marciapiede roconosciuto per le stelle di Hollywood impresse sulle mattonelle e abbiamo visitato lo spiazzo con impronte di scarpe, piedi e dediche di diversi attori famori. Dopo aver visitato Hollywood, grazie a Dio ha smesso di piovere e quindi, ci siamo diretti verso Little Tokyo con un po’ più di entusiasmo. Sinceramente pensavo fosse qualcosa di entusiasmante, ma in realtà è stata una profonda delusione, quindi, dopo dieci minuti, abbiamo deciso di passare alla prossima meta: China Town.

In China Town la parte più interessante è stata “China Town Plaza”, ossia un piazza piena di negozietti cinesi di ogni tipo. Era possibile comprare dalle spade vecchio stile ninja, ai coltellini stile mafia cinese 100%, alle statuette di buddah di diverse dimensioni, ai gibai (tipico vestito elegante femminile), ai “bong” della richezza e della fortuna. Verso 12.00 abbiamo deciso di cercare un ristorante non troppo costoso dove poter pranzare. Eravamo in China Town quindi perchè non approfittarne e mangiare cinese?! Quindi ci siamo incamminati verso il primo ristorante che mostrasse una “A” diffianco alla porta (ossia il grado di pulizia certificato dall’ispezione sanitaria) e siamo siamo entrati ordinando un tavolo per cinque persone. C’è chi ha mangiato spaghetti in brodo e c’è chi come me, ha mangiato porzioni interminabili di riso e carne. I cinesi non scherzano mica. Mi hanno servito un piatto di carne che poteva sfamare tranquillamente 10 americani di stazza pesante. Dopo aver finito di mangiare, abbiamo pagato il conto e quindi ci siamo diretti verso la macchina.

Dopo una mezz’oretta impiegata a capire che strada dovessimo prendere, ci siamo diretti verso “Beverly hills”. Abbiamo visitato il quartiere con le ville dei personaggi americani più famosi, dopodichè ci siamo diretti verso la piazza con i negozi più costosi del mondo. In questa piazza potevi trovare gioielli con incastonati migliaia di diamanti, vestiti costosissimi Italiani, opere d’arte moderna e orologi pubblicizzati dall’attore dell’ultimissimo 007. Ovviamente agenti della sicurezza distibuiti dappertutto che ti squadrava da cima a fondo. La cosa ridicolo di quella piazza e che la cosa più economica che ho visto è stato un paio di occhiali di Channel da 690$.

Dopo questa “scampagnata” in mezzo a nogozi chic e gente snob, siamo tornati alla realtà e ci siamo diretti verso il nostro povero e triste ostello “Banana bungalowus”. Una volta arrivati, ci siamo messi d’accordo per andare a mangiare fuori qualcosa di veloce. Dopo aver cenato in un ristorante Americano, ci siamo diretti verso l’ostello decidendo così di concludere la giornata andando a letto. Il giorno seguente ci siamo svegliati verso le 8 e dopo aver fatto colazione abbiamo fatto le valigie pronti per ritornare a casa. L’ultima giornata l’abbiamo dedicata alla costa. Quindi abbiamo visitato Santa Monica, Venice beach ed in fine Newport Beach. Venice Beach, la spiaggia riconosciuta per incontrare personaggi famosi, è stata magnifica. Appena sceso dalla macchina, sono passato di fronte ad uno degli attori della serie televisiva Dr. House (questo tappetto qui) ed ero talmente eccitato che sono corso verso Priscila, Filipe & Moon a spiegare affannosamente chi avevo visto. Appena realizzo di voler fare una foto, provo a cercarlo ma ovviamente era scomparso. Questo è tutto gente. Ecco il video mixato esclusivamente per voi! Fatemi sapere se vi piace..

Ed ecco le foto:

Alla prossima ragazzi!

Tijuana: Tequila Sexo Marijuana!

Ciao ragazzi.. todo bien?! Da quel che posso origliare qui in California, c’è chi non passa Analisi ma se la prende positiva e va avanti a testa alta e c’è quello che fracassa il letto non si sa come, dovendo dormire con il materasso per terra in un infreddolito e povero monolocale nella fredda e maestosa Milano. Nonostante queste piccole disgrazie, spero che tutto stia proseguendo nel migliore dei modi e vi auguro a tutti buona fortuna per i prossimi esami. Forza ragazzi!!!

Tra poco la pacchia finisce anche per me. Mi potete odiare ancora per poco meno di sei mesi, dopodichè anche io devo cominciare a mangiare un po’ di saporita merda, considerando che anche Francesco Meli prima o poi, deve cominciare a rompersi il culo.

Ovviamente devo scusarmi per essere mancato tutti questi giorni, ma ho avuto davvero una settimana piena di svago che avrei sicuramente perso se avessi trascorso il tempo di fronte al computer a raccontare cosa non stavo facendo. In ogni modo, vi posso promettere che tutto tornerà alla normalità in un paio di settimane, quando le Brasileres faranno i bagagli tornando a casa.

Prima della giornata in Messico, ci tengo ad anticiparvi un’episodio che mi ha completamente sconvolto. Il giorno prima di andare in Mexico ho vissuto una delle giornata più eccitanti della mia vita. Come avevo già citato nell’ultimo post, Priscilla, la Brasiliana di venitesei anni sposata, mi aveva invitato ad un party ed io ovviamente senza farmi troppi problemi avevo accettato l’invito.

Arrivata la sera del party mi sono ritrovato con una porposta indecente da parte di un’eccitante donna sposata, un gruppetto di Brasiliane che avrebbe fatto di tutto per stare con me e scoprire un’Italiana con cui avevo un’inciucco, piangere nel cesso morendo di invidia. Non ho mai avuto Sex appeal e non sono sicuramente quel tipo di ragazzo che becca solo grazie al suo inresistibile fascino, ma da quella sera sono diventato il Play Boy della scuola Kaplan Aspect. Oh, il profumo che metto è sempre lo stesso .. sarà il fascino del lungo riccio ribelle .. LoL

Ok, ora, per quel che mi ricordo, proverò a raccontarvi qualcosa della tanto dai voi attesa giornata in Mexico insieme a tutte queste sensuali brasiliane.

Ci siamo incontrati di mattina in Old Town in attesa del Trolley per andare verso San Ysidro, la città rispetto a noi più vicina per attraversare il confine.

Ovviamente metà delle persone sono arrivate in ritardo essendoci stato un party il giorno prima, quindi nell’attesa, siamo andati a vedere qualche negozietto Messicano nelle vicinanze. Dopo una ventina di minuti abbiamo finalmente preso il “Blue Line Torlley” diretto verso San Ysidro. Dopo un’ora di viaggio, siamo arrivati e ci siamo incamminati verso il confine. Pensavo che a questo punto, ci fosse una sorta di controllo passaporti e/o visti, ma riflettendo quelli che si devono difendere dall’entrata di pesanti partite di droga, criminalità e quant’altro, possono essere solo gli Stati Uniti (non penso che in Mexico la cosa possa andare peggio di così), quindi abbiamo passato il confine senza nessun tipo di controllo.

Passati dall’altra parte del confine l’ambiente era completamente differente dal paradisiaco clima Californiano. Stupidi venditori di paccottiglia distribuiti disordinatamente in entrami i lati della strada e povera gente intenta a prosciugarci, chiedendo elemosina usando come tramiti i propri figli inteneritori.

Ebbene si, questo è quello che si trova dall’altra parte.

Abbiamo mangiato in un locale disumano. L’arredamento interno, di cui tavoli sedie e quant’altro, era più simile a quello di un giardino che ad un ristorante. Le casse difettose dell’impianto audio emanavano rumori assordanti ogni cinque minuti e in quei cinque minuti in cui potevi sentire qualcosa, la musica era deprimente, stile terrone Messicano. La cosa più onesta che ci hanno servito è stata la birra in bottiglia “Sol”, per il resto, uno schifo.

Ogni tanto passava un tipo vestito da pagliaccio con una bottiglia di Tequila in mano ed un fischietto in bocca, in cerca di un bevitore “volontario”. Se lo fissavi diventavi “volontario” e quindi dovevi berti quelle dissetanti 3 dita di tequila all’alpa .

Dopo aver consumato tre birre ho deciso di andare in bagno: non l’avessi mai fatto cazzo. Sulla destra era presente un povero vecchio addormentato, seduto su una sedia e tra il tanfo di piscio e lo schifo presente sul pavimento l’ambiente era invivibile. Dopo essere entrato in una delle tre stanze ho provato a chiudere la porta in nome della privacy, ma ho capito presto che non c’era sufficiente posto per me e per il cesso contemporaneamente. Cioè, mi chiedo io, chi può essere cosi stupido da progettare un cesso dove non puoi chiudere la porta?! Va beh..

Dopo aver pagato un conto super disonesto, siamo andati alla ricerca di un Taxi per spostarci verso Rosarito, dove la situazione sarebbe sicuramente migliorata. In effetti non ci si può aspettare niente di entusiasmante dalle città di confine.

Trovato il Taxi abbiamo discusso sul prezzo arrivando all’onestissimo presso di 25 dollari (2,50 dollari a testa) e quindi siamo saliti a bordo del catorcio. Il Tedesco è voluto tornare a casa da solo essendo completamente terrorizzato, rimanendo così in nove a proseguire verso Rosarito.

Arrivati a Rosarito, ci siamo fatti portare in uno dei locali più popolari del posto. Questo era un bellissimo ed immenso bar sulla spiaggia, sfortunatamente quasi vuoto dato l’orario e soprattutto la stagione invernale.  Approfittando della situazione mi sono bevuto una decina di birre, per poi andare con gli altri lungo la spiaggia. Peccato fosse ormai troppo tardi, ma c’era la possibilità di andare a cavallo lungo la spiaggia. Di fianco al locale, un’immenso albergo che appariva piuttosto sicuro e confortevole, con tre piscine al centro della struttura. Beh almeno, per la prossima volta so dove trovare locale, spiaggia ed albergo decenti per trascorrere un Weekend in Mexico con possibilmente una sensuale ragazza.

Ecco qui alcune fotografie:

Finisco cosi di raccontarvi la mia esperienza in Messico.

Alla prossima ragas e scusate ancora per la mia lunga assenza.

Che bello il gioco della palla con i tre buchi!

Ciao stupendi! Come andiamo?! A scuola come va?! Spero seriamenti, che tutto proceda con serenità ed armonia e ringrazio calorosamente i miei cari amichetti per i continui incoraggiamenti a scrivere qualcosa sul mio blog (Scusate se scrivo giusto un paio di volte a settimana, ma anche in California accade di avere periodi in cui non si fa un granchè). Ammetto che sono molto stanco quindi diversamente dal solito, sarò piuttosto riassuntivo.

In ogni modo, stamattina mi sono svegliato piuttosto bene, dando il via ad una giornata un po’ più attiva e positiva del solito. Probabimente questo è stato dato anche da un’insolita lettura appena sveglio. Ieri sera, ho deciso di leggermi ogni mattina, un opuscolo ricevuto dalla cara Bortola (per gli amici “La Lina”), contenente una serie di consigli che ti aiutano a rapportarsi meglio con gli altri (oddio.. chissa cosa state pensando..ma devo ammettere che calza a pennello con il mio carattere e soprattutto in questo caso in cui devo stare 24 ore su 24 con uno stupido crucco è un’ottima soluzione per tirare avanti).

Giusto per farvi una rapido esempio, questa mattina prima di uscire per andare a scuola, Yumi, la Giapponese che solitamente trascorre 90 minuti nel cesso per fare la doccia per spalmarsi cremine, depilarsi, lasciando l’inimmaginabile sul pavimento mi ha chiesto con aria piuttosto scocciata se le prossime volte che faccio la doccia (il cui tempo per farla si aggira normalmente intorno ai 10 minuti), posso andare in camera mia ad asciugarmi i capelli per non occupare il bagno troppo a lungo. Non è tutto. Dovrei inoltre smettere di ascoltare la musica sotto la doccia perchè disturbo. Ok quest’ultima richiesta la posso anche esaudire, ma è capitato diverse volte sentire in piena notte la cara giapponesina farsi la doccia, per riprendersi dalla sbronza, stando sotto la doccia per un paio di ore, svegliano tutti quanti e questo non è sicuramente un punto a suo favore.

Normalmente mi sarebbe partito l’embolo e le avrei fatto sentire il tono dell’italiano incazzato, invece le ho risposto che ci avrei provato, con la viva speranza che si renderà conto dell’assurdità della richiesta che mi ha fatto.

A scuola è tutto andanto piuttosto bene. Essendo stato spostato prima delle vacanze di Natale in una nuova classe (High Intermediate), ho una serie di nuovi compagni di classe da conoscere. Fortunatamente la classe è composta prevalentemente da Europei, mentre nella classe precedente prevalevano Asiatici dalla pronuncia incompresibile. Questa mattina ho conosciuto un’interessante Brasialiana di presso meno 25 anni, che mi ha invitato ad un party venerdi a casa sua (Yeah!!) e mi ha chiesto se ero libero per andare Domenica a Tijuana in Mexico (YePPaA!): finalmente si intravede qualcosa da fare!

Questo pomeriggio ho seguito per la prima volta uno dei programmi pomeridiani offerti dalla scuola. Siamo andati in Clairmont (una parte di San Diego vicina a Down Town) a giocare a bowling dopo troppo tempo che non ci giocavo (probabilmente più di 5 anni). Dopo i classici primi due tiri di riscaladamento, che sono andati ovviamenti a finire nelle due canale laterali, ho cominciato a giocare decentemente concludendo meglio di quello che potevo prevedere.

Ma la nuvola di fantozzi doveva colpire anche oggi. In un’ora e mezza disponibile di gioco la macchina che riorganizza i birilli si è bloccata 3 volte facendoci perdere una buona ventina di minuti. Quindi con il colosso nella mia squadra (quello con il cappellino bianco presente nelle foto), sono andato a reclamare il problema, chiedendo a nome della mia squadra di poter recuperare i venti minuti persi dati dall’incompetenza del personale. Ovviamente hanno acconsentito, dando addirittura la disponibilità a tutte e tre le squadre di giocare venti minuti extra ma non avendo cambiato corsia il problema non è stato risolto, anzi, le altre due squadre hanno giocato e noi, poveri sfigati, ci siamo guardati negli occhi per altri venti minuti.

A parte questo particolare, mi sono divertito un sacco. Peccato che la sala Bowling sia così lontana da casa: ci sarei andato volentieri con i miei roomates.

Queste sono le foto della giornata (in attesa di riceverne altre…):

Ok gente, per oggi è tutto. Ci sentiamo presto.

L’ultimo dell’anno! ::: 今年最後の日! ::: ultimo dia do ano! ::: letzter Tag des Jahres! ::: The last day of the year!

Good evening everybody.. How are you doing? What did you decide to improve about yourself the last day of the year? Quit smoking? Begin to be a better person? or just hope that this 2009 will be better than 2008?

About me, I just decided to take the last day of the year like all the other normal days, using to drink a little bit more alcohol when I was near the midnight and just for those 6 hours during the party in the night, take everything easy in completely relax with everybody and especially with myself.

I and Tim decided to go in a couple of parties in Ocean Beach & Pacific Beach, two of the most popular suburbs in San Diego, but we didn’t know where we were going. For those parties, I trusted Tim for almost everything. In the afternoon, I’d liked to call the guy that had the information about the place, the time and those stuff, but Tim obviously didn’t have the number. Anyway, with the explanation that Tim told me, I imagined that the party was where we have gone these 3 months in the last parties in San Diego.

In the afternoon, I went to the supermarket Vons to buy some alcohol, like what everybody use to do, before go to the party.

My host mother just for the last day of the year bought the alcohol for me. She said that it was impossible spend the last day of the year without drink something, deciding to help me.

In the evening, at almost 6 pm o’clock, we went out. We decided before to go in “In n’ Out” (in my opinion, the best place where you can eat fresh fries & hamburger) to have dinner, then we took the bus to go to Jason’s house, the guy that had to bring us to the party.

Finally, after one hour and half we arrived in front of his house. After that Tim knocked the door, I realized where we were going. In front of me, I could see a guy like 30 years old. At the time, I was wondering if Tim has the ability to think sometimes. Damn, I don’t pretend always, just occasionally. That’s not all. After just those 30 seconds, I understood that he was an American guy not a foreigner like us, so I realized that probably the party was just with older American guys.

Anyway, we had to wait one hour and half in Jason’s house for his friend. After a couple of beers, finally the friend arrived and we could go to the party. After something like 20 minutes, we arrived.

Everybody was like 30 years old and the style of the party was really different to the normal party that we have used to go in this 3 months. It was very difficult stay there for the first hour, but after that we began to feel really well. We talked with everybody about our experience here in San Diego: school, host family and our feeling about stay here very far to our country. I have to say that when I’m drunk, I can speak really good, ’cause you don’t use to think so much what do you want to say, but you just use to go ahead with a lot of spontaneity and relax. At eleven o’clock arrived somebody with our same age: Janine with one her friend, our classmates in Kaplan Aspect.

One thing very sad in America about the midnight in the last day of the year, is that here nobody use to use the fireworks. Here, no iper colourful sky, no bunches of people that lose fingers or arms in the night and no all the pets that freak out for the bursts and go under the table: that’s so sad!

At two o’clock we left for change party. We arrived, that the party was almost over. Also in this party there were just people over 25, but I didn’t care anymore ’cause they were really friendly. I just played a couple of time with a Play Station’s game, where you have to play with a fake guitar, then we decided to go at home.

I didn’t think to enjoy so much. I’m really satisfied to join those parties.

Anyway, here we go with the photos!

For today that’s it. Write you soon guys!

Byez..

..and Tim told me “The 24th, Francesco, is Christmas in Germany!”

Ciao a tutti, sostenitori del vecchio con la lunga barba bianca, che si ostina ogni anno a portare regali ai bambini buoni. Come va?! Passato un buon Natale?! Ricevuti tanti bei regali dal vostro vecchio e tanti bei dindini dalla vostra cara nonnina?!

Io come gia detto, devo aspettare altri 7 mesi per ricevere il mio regalo dal mio “host-dad”, devo aggiungere però, che ho ricevuto tanti soldini sulla carta magnetica dal mio “real-dad” e questo non è sicuramente da tralasciare.

Che superficialotto che sono a pensare solo a regali in un giorno come questo, ma devo ammettere che ancora oggi divento matto a pensare di ricevere pacchetti dal contenuto misterioso e scartarli inpazientemente appena scattata la mezzanotte. In ogni modo ho passato un Natale indiscutibilmente diverso dal classico “Natale con i tuoi” come poteva essere prevedibile.

Che strana sensazione passare il giorno della vigilia di Natale senza quel freddo che ti congela le ossa, solo dopo 5 minuti che sei fuori di casa, nonostante quei 18 strati di vestiti prudentemente indossati prima di uscire. Che strana sensazione svegliarsi in California, uscire di casa che è tarda mattina e sapere che la tua famiglia sta già cenando tutta insieme. Ovviamente non voglio scrivere la classica parte commovente che tutti pensano stia scrivendo, ma è davvero strano aver passato il Natale fuori di casa.

La mattina della vigilia ho dormito fino a tarda mattina. Sfortunamente questo piacevole dolce far niente è stato accompagnato per una buona ora emmezza, dalla parlantina del Tedesco, che augurava alla sua intera famiglia di 400 persone buon Natale (che si dice “fröhliche Weihnachten”).

Di pomeriggio è tornata Deborah non troppo felice della sua vacanza a Los Angeles. Lei e le sue due amiche, erano state ospitate da una loro compagna di scuola, per trascorrere tre giornate di completo relax fuori da San Diego, ma sfortunatamente le cose non sono andate come previsto. L’ultimo giorno le sono entrati i ladri in casa, rubandole buona parte dei vestiti che si era portata ed il portatile da 900$ comprato poco più di un mese fa negli USA.

Mentre parlavo con Deborah, cercando di capire qualcosa di più sull’accaduto, vengo a scoprire che tra una cosa e l’altra aveva comunque trovato il tempo di comprare il regalo a Judy e Charlie. Ovviamente dopo aver scoperto questo, non potevo esitare a comprarne uno anche io, quindi mi sono rimboccato le maniche e mi sono affrettato ad uscire, per trovare qualcosa di carino da presentare a mezzanotte.

Cosa vedo solo dopo 5 minuti di strada? Una scritta: “BOOK STORE”. E’ una libreria: il luogo perfetto per fare regali all’ultimo minuto. Quindi compro un diario con copertina in vera pelle per Judy ed una guida professionale per viaggiare in Grecia per Charlie (sapendo che uno dei suoi prossimi obbiettivi è visitare Grecia ed Egitto). Tempo impegato per l’ardua decisione: 5 minuti d’orologio.

Ok che è il primo anno che faccio qualche regalo di qua e di la, ma solo per comprare due cavolate alla mia famiglia e alla mia host famiglia ho speso più di 200$ in totale. Mica male. Mi sa che il prossimo anno ritorno alla vecchia maniera: masterizzare film e giochi a manetta per tutti quanti (ovviamente rispettando i diritti del copyright).

In ogni modo di sera siamo stati invitati a cena da vecchi amici messicani di Judy e Charlie, per festeggiare insieme la vigilia. Erano presenti decine di persone ed io ovviamente non avevo la minima idea di chi fossero, ma grazie alla presenza di Tim, Deborah e  Yumi, la situazione non è stata poi così disagevole.

Le pietanze erano delizione. Dal riso, alla carne, agli strani sacchettini, contenenti macinato di carne speziata. Ma la maggior parte della serata l’ho sicuramente trascorsa nell’angolo degli alcolizzati. Dopo aver aperto per sbaglio una bottiglia di succo di mela pensando fosse vino bianco, ho cominciato a bere vino, come da tanto non facevo, accompagnato da dolcetti natalizi al cioccolato.

Ed è qui, che mentre noi di casa Graves stavamo chiaccherando disinibiti dall’effetto di Bacco, salta su Tim dicendo “.. No, because you know, is not midnight yet, so today is still Christmas.[…] In Germany the 24th is Christmas!”. Ecco che da buon vendicativo che sono, gli faccio fare una bella figura di merda davanti a tutti i presenti, per tutto quello che ho dovuto subire in questi due mesi. Il particolare interessante di questo episodio signori e signore, è che solo in Germania il 24 Dicembre è Natale. E’ proprio vero che ogni giorni si impara qualcosa di nuovo.

Scherzi a parte, siamo tornati a casa presto perchè Judy non si sentiva bene. Quindi, non potendo fare lo scambio dei regali di sera date le condizioni di Judy, abbiamo deciso di rimdarlo al giorno dopo. In seguito, io e Deborah, siamo andati alla messa di mezzanotte, dove devo amettere, non ho capito un granchè ma mi ha fatto comunque piacere andarci.

Ed eccolo che silenziosamente è arrivato anche lui: il 25 Dicembre. Mattina è pomeriggio non sono stati un granchè avendo piovuto ininterrottamente tutto il tempo. Ho pranzato con Deborah in Vons (supermercato) dopodichè, muniti d’ombrello e voglia di fare qualcosa, abbiamo fatto un giro per i negozi vicini a casa nostra. Di serà dopo aver scartato i regali ed aver ricevuto due “Gift Card” (carte ricaricabili utilizzabili come denaro) per Starbucks e Subway, abbiamo giocato fino alle 4 di notte a Poker (solo a fish) divertendoci da morire.

Questo è più o meno tutto che ho fatto in queste due giornate. Ora finalmente è arrivata la parte che tutti aspettano: le foto.

Per oggi è tutto signore e signori.

Se non ci si sente prima, auguro calorosamente un buon capodanno a tutti quanti.

byez..

Cominciate le 3 settimane di vacanza!

Ciao a tutti amici lettori!! Tutto bene?!? Spero proprio di si per tutti quanti. Ci sarà il solito tempo freddoloso e la routine massacrante dell’università. Penso sia normale, ma vi capisco.

In questo periodo non c’è niente di invidiabile a San Diego. Per le prossime due settimane pioggia e se non pioggia, nuvoloso e freddo (min. 10° max. 18°), quindi, mi aspettano intere giornate da passare nella mia cameretta, insieme al mio amato Tim, guardando film su film accompagnati da interminabili dormite. Devo dire che un paio di volte sono uscito lo stesso mentre Dio la stava mandando pesante, ma non è sicuramente un’esperienza da ripetersi. Qua quando piove, Piove. Se sei a piedi e vuoi andare da un punto A ad un punto B, non puoi seguire il normale tragitto di sempre dovendo evitare quei tratti di strada completamente allagati. E’ una cosa davvero inimmaginabile.

Stando nel letto a guardare migliaia di film, l’altro ieri mi è capitato di guardare “Bucket list”. Dopo averlo guardato 2 volte, posso dire di aver capito il 95% delle conversazioni!! Devo dire però, che con gli altri altri film non mi è così facile. Adesso posso dire di capire le conversazioni dei film che guardo al 50-60% al primo ascolto e senza sottottoli. Sono abbastanza soddisfatto non posso lamentarmi. Fino a due mesi e mezzo fa non potevo capire niente. (Per quanto riguarda il film, il titolo in Italiano è “Non è mai troppo tardi” e ve lo consiglio calorosamente).

Per quando riguarda i progetti nelle vacanze di Natale, non so ancora cosa fare. Ho deciso di non andare a Washington St. per tante ragioni. Innanzi tutto mi piacerebbe trascorrere il Natale con la mia “Host famiglia” e in ogni modo il gioco non ne valeva la candela. Dovendo spendere 400 $ sicuri per poco meno di una settimana in cui, un giorno lo dovevo trascorrere festeggiando il matrimonio di una persona che non conosco neanche (amici di famiglia della ragazza) e altri due o tre giorni li dovevo trascorrere a messa per vigilia di Natale, Natale e probabilmente altre ricorrenze, ci ho ripensato decidendo di rimandare la vacanza in un periodo in cui sia fattibile (Pasqua potrebbe essere un’idea).

In quest’ultima settimana, ho dedicato i miei giorni prevalentemente a comprare stupidate da spedire ai famigliari per Natale. Quindi ho dovuto girare in lungo ed in largo per trovare i regali che cercavo ed infine sono andato alle poste per informarmi sulle diverse possibili tariffe per la spedizione del pacco. Durante la ricerca dei regali mi sono imbattuto nello “Swap Meet”. Lo Swap Meet è considerato come il nostro mercato a Reggio ma si paga 1 dollaro per entrare, la maggioranza dei banchetti vende roba usata e i giorni di attività sono venerdì, sabato e domenica. Puoi trovare di tutto: dalla rivista n.1 del “Times”, al tizio che ti disegna magliette personalizzate con la bomboletta spray (orribili) al nonno che ti vende sacchettini di sabbia dai 5 ai 25 dollari invitandoti a filtrarli nel suo macchinario, dandoti la speranza di trovare pietre preziose.

Parlando di regali Natalizi, una cosa che mi ha importunato parecchio in questi giorni è una frase di Charlie.

Cinque giorni fa, sono arrivato a casa e dopo aver fatto una breve chiaccherata con Judy, Charlie mi dice “Francesco per Natale ti farò un regalo che molti desiderebbero. Per Natale ti donerò qualcosa che non ti scoredarai mai per tutta la tua vita. Questo è un regalo molto costoso ma potrai sapere che cos’è solamente il giorno di Natale, non prima di allora” (testuali parole). Guardo Judy e mi dice di non saperne niente. Dopo essermi domandato cosa potevano significare quelle parole, sono andato fuori a chattare al computer incredulo di quel che avevo appena sentito. Dopo una decina di minuti, Charlie viene fuori e mi dice “Cambio di programma. Non ti farò il regalo a Natale, ma il giorno prima di tornare in Italia. Ho appena parlato con Judy ed è meglio così”.

Questo è una bella fregatura. Io non voglio nessun regalo per Natale, ma se qualcuno mi dice che mi attende un regalo indimenticabile, ipercostoso, megagalattico, invidiabile e poi mi dice che devo pazientare 7 mesi per sapere cos’è, allora vado di matto. No way Jose! Mi tocca aspettare..

Come ben sapete ci avviciniamo al Natale e come vi ho già dimostrato ad Halloween, gli Americani tendono a rivoluzionare la casa a tema con la festa in arrivo. Quindi già il 10 dicembre casa Graves era pronta ed impacchettata a dovere, per la nascita del bambino più famoso del mondo. Questo comprende 3 alberi di Natale, 2 fuori e 1 dentro, marionette con sorrisi inquietanti che si muovono (le spengo sempre prima di andare a letto), un Babbo Natale con gli scii stampato nella palma di fronte a casa nostra (lo attaccato io :)) e altre 2.000 decorazioni inutili.

Ecco qui qualche foto della settimana:

No comunque, devo assolutamente trovare qualcosa da fare in queste interminabili vacanze. Stavo giusto pensando stasera di prendere e andare in Mexico un paio di giorni.

In ogni modo per oggi è tutto signori. Ci si sente presto.

Il giorno del ringraziamento in casa Graves!

Salve ragas. Come va li?! Troppa neve per spostarsi di casa?! OoOoOK!! Questa è un’altra buona occasione per leggere le spericolate avventure di Pinky (chiamato anche dagli amici Pinky, da mio padre Pinky e dagli amici più stretti Prinzel!!)

Sapete?! IERI HO SAPUTO BY MAIL & BY SMS CHE E’ NATO IL MIO TERZO NIPOTINO!!! .. ma questa volta da parte del mio fratellone Luca e dalla francesina Dian!! Si chiama Manuel (probabilmente nome francese.. ecco un’altro esempio dell’uomo che si fa mettere i piedi in faccia dalla donna.. hahaha NO NO scherzo mi piace questo nome..), sta da Dio e pesa la bellezza di 4Kg .. come scritto nel messaggio da parte di mio fratello è un vitello! Domani penso di chiamare a casa per aggiornamenti possibilmente in diretta. VI aggiornerò il più presto possibile!! Tanto per rimanere nel discorso, ricordo a tutti che mia sorella stà per sfornare il terzo e io sarò assente di nuovo! Che pacco!!

In ogni modo ieri ho festeggiato il mio primo thanks giving ed ora posso dire di sapere in cosa consiste il giorno del ringraziamento. Sinceramente, prima di qualche giorno fa non mi ero neanche posto il problema. Ci si trova tutti insieme, amici e parenti, ringraziando questo giorno di essere tutti intorno allo stesso tavolo e augurandosi a vicenda un felice futuro.

Judy, ha cominciato a cucinare i 2 poveri tacchini di mattina. Questi necessitano 5 ore di cottura. E’ ovviamente una pietanza molto laboriosa da cucinare, ma ne vale sicuramente la pena. Gli invitati sono cominciati ad arrivare verso le 3 del pomeriggio.

Verso le 4 del pomeriggio è arrivata una vecchia studentessa, stata in questa casa per quasi diversi anni. Si chiama Maki, viene dal giappone (a 5 minuti da Tokio), ha 34 anni ed è la più strana ragazza Giapponese che abbia mai visto. Per strana intendo, davvero davvero aperta, vivace e spiritosa. Solitamente, il giapponese medio non si scopone neanche se lo cominci a punzecchiare con un ago su per il culo. Davvero inconsueto.

Dalle 4 alle 7 ci siamo strafogati con gli stuzzichini di mamma Judy, dopodichè siamo stati invitati ad entrare a mangiare.

Un evento che mi ha particolarmente commosso è stato il discorso di Charlie. Dopo aver chiamato i bambini, che stavano mangiando in un tavolo separato dal nostro in un’altra stanza, ha ringraziato tutti quanti per essere presenti, commuovendosi durante il discorso. Dopo un giro di ringraziamenti vari da parte di altri parenti, abbiamo cominciato a mangiare.

La cena è stata davvero soddisfacente e ho mangiato per la prima volta una macedonia con una quantità esagerata di marshmallow!

Ecco qua qualche foto della serata.

Per oggi è tutto gente!

Ci si sente alla prossima avventura..

byez Pals!